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Due Diligence Ambientale

ANALISI FINALIZZATA ALL’INDIVIDUAZIONE DI UN LIVELLO DI RISCHIO SULLA POTENZIALE CONTAMINAZIONE DELLE MATRICI AMBIENTALI (SUOLO, SOTTOSUOLO, ACQUE SOTTERRANEE) ED EVENTUALE VERIFICA SUCCESSIVA TRAMITE INDAGINI DI APPROFONDIMENTO IN SITO.

SCENARIO

L’ambito tipico di applicazione di una Due Diligence Ambientale è quello delle operazioni di compravendita e di Merge&Acquisition di proprietà, siti industriali, immobili, di qualsiasi settore.
L’acquirente nella maggior parte dei casi (ma a volte anche il venditore) ha interesse a conoscere, preventivamente all’acquisto, quelle reali o potenziali situazioni di rischio ambientale che possono comportare un futuro esborso monetario (e quindi anche influire sulla trattativa di compravendita stessa).
Ma è anche utile per la gestione del rischio di impresa ovvero per valutare la presenza di possibili situazioni di inquniamento ambientale che potrebbero configurare il reato di danno ambientale. Il concetto alla base della EDD è quello di sapere prima per evitare brutte sorprese dopo!

SOLUZIONE

Si tratta di un’indagine specializzata finalizzata a rilevare la presenza o la probabile presenza di rischi ambientali (environmental liabilities) in un sito/proprietà/immobile.
I rischi ambientali sui quali di norma si concentra maggiormente l’attenzione nell’ambito di una EDD sono quelli legati all’inquinamento del suolo/sottosuolo/acque sotterranee.
In generale i rischi ambientali sono condizioni del sito/proprietà/immobile che possono comportare danni all’ambiente (suolo, aria, acqua) e che possono comportare un obbligo legale di spesa per evitare, contenere o ridurre tali danni (ad es. obbligo di bonifica di un sito contaminato).
Bureau Veritas Nexta può fornire un servizio di EDD completo.
Mediante collaborazioni e partnership con professionisiti del settore, vengono svolte sia analisi ESA Fase 1 che ESA Fase 2. Grazie alla presenza di Bureau Veritas nel mondo possiamo svolgere EDD a livello internazionale.

LA NOSTRA METODOLOGIA

La Due Diligence Ambientale si articola in:

  • FASE I ESA (Environmental Site Assessment)
  1. Ricostruzione del sito: inquadramento urbanistico-territoriale, identificazione attività presenti e passate condotte sul sito ed individuazione dei potenziali centri di rischio di contaminazione ambientale, con approfondimento documentale e sopralluogo mirato presso il sito.
  2. Ricostruzione del contesto locale ambientale (geologico  ed idrogeologico), tramite analisi dati pubblici e/o reperiti presso la committenza , finalizzata alla ricostruzione dell’assetto del sottosuolo ed in particolare mirato alla definizione dei lineamenti principali di circolazione idrica sotterranea (falde acquifere) con individuazione del livello di vulnerabilità, assegnato dagli atti pianificatori esistenti.
  3. Ricostruzione del modello concettuale preliminare del sito, consistente nell’analisi delle attività svolte sul sito, volta all’identificazione dei principali materiali e delle sostanze chimiche presenti, alle loro modalità di gestione e definizione delle possibili interazioni con le matrici ambientali di interesse, individuazione delle potenziali vie di migrazione e di eventuali ricettori sensibili,
  4. In relazione a quanto ricostruito nel modello concettuale preliminare del sito, si opererà all’attribuzione di un livello di rischio, di tipo qualitativo ed avente la finalità evidenziare eventuali criticità rilevate ed individuare successive attività di approfondimento che comporteranno, eventualmente, la prosecuzione delle attività nella Fase II dell’EDD
  • FASE II ESA (Environmental Site Assessment), corrispondente ad approfondimenti a livello autorizzativo/documentale e/o operativo:
  1. Attività correlate presenza pozzi /piezometri,
  2. Attività correlate presenza cisterne interrate,
  3. Attività di pianificazione e verifica diretta presenza di contaminazione nel suolo/sottosuolo e acqua sotterranea con successiva valutazione dello stato di fatto e degli eventuali interventi da attuarsi ai sensi della vigente normativa in materia.

FAQ - DOMANDE FREQUENTI

Quali sono i principali vantaggi?
- Maggiore conoscenza dello stato del bene/sito/attività sull’eventuale presenza di passività ambientali che possano cambiare il valore economico del sito/attività che si traduce in una maggiore trasparenza dell’investimento e minor aggravio economico in fase di acquisizione
- Minori oneri di gestione del sito per il futuro proprietario/gestore dell’area, qualora le passività siano messe in carico direttamente al venditore e comunque maggiore consapevolezza dei futuri possibili oneri di gestione
- Conoscenza e possibilità di stimare gli interventi/attività da attuarsi per rispondere alla cogente normativa del settore di riferimento (D.Lgs. 152/06 parte IV Titol V e ss.mm.ii.)
- Riduzione rischio aziendale in relazione a possibiili contaminazioni di acque sotterranee.