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Monitoraggio Emissioni Fuggitive

SICUREZZA E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE: UNO STRUMENTO STRATEGICO PER L’OIL&GAS

SCENARIO

Le emissioni fuggitive di Composti Organici Volatili (VOC) costituiscono una problematica sempre più importante negli impianti industriali dei settori Oil&Gas, Power, Process (Raffinerie, centrali, impianti chimici e petrolchimici, piattaforme offshore, etc.) e sapere come controllarle diviene una questione strategica. Si tratta principalmente di milioni di micro-dispersioni chiamate, appunto, Emissioni Fuggitive.
Tra le potenziali sorgenti di emissione vi sono, ad esempio, valvole, flange, guarnizioni di pompe o compressori, etc.
A causa di condizioni operative (pressione, temperatura, etc.), usura, deterioramento di sistemi di tenuta e perdita di integrità delle apparecchiature si possono verificare significativi aumenti delle emissioni che possono avere impatti sulla salute, la sicurezza e l'ambiente e sulla produttività degli impianti.
Inoltre, in talune attività e in taluni impianti, il monitoraggio delle Emissioni Fuggitive è un requisito previsto dai provvedimenti del Ministero dell'Ambiente inerenti l'Autorizzazione Integrata Ambientale relativamente alle emissioni di composti organici volatili.

SOLUZIONE

Come si misurano le Emissioni Fuggitive?
Le emissioni di VOC sono quantificate e monitorate secondo lo standard EN 15446, elaborato dal Comitato Europeo per la Normazione (CEN) e secondo il Protocollo US EPA-453/R-95.
Attraverso un analizzatore di tipo FID (Flame Ionization Detector) si misurano le concentrazioni di prodotto disperso, dalle quali si deducono i flussi di emissione e attraverso perodiche campagne di analisi e software dedicati, si raccolgono rapidamente migliaia di informazioni sull'unità produttiva.
Inoltre, è possibile ottenere un quadro completo sullo stato delle apparecchiaure per poter prendere decisioni sulla base di dati oggettivi.
L'identificazione dei diversi prodotti e processi, la mappatura/censimento di tutte le potenziali sorgenti dell'impianto, l'idividuazione/misura delle perdite sono i passaggi principali del programma di rilevamento e riduzione delle perdite.

Il programma di Censimento e Monitoraggio delle Emissioni Fuggitive effettuato da Bureau Veritas Nexta si fonda su questi cardini: un approccio strutturato, sperimentato e conforme alle norme in materia di misura, l’utilizzo di un software avanzato di elaborazione dati (GEF - Gestore delle Emissioni Fuggitive), lo svolgimento di attività in tutta sicurezza e un network collaudato e competente.

La metodologia di Bureau Veritas Nexta si articola in numerosi step. Li sintetizziamo in:
■ Meeting preparatorio
■ Revisione dei processi
■ Censimento delle potenziali sorgenti di emissione e mappatura delle apparecchiature
■ Misura delle sorgenti potenzialmente fonti di dispersione
■ Assistenza alla Manutenzione e Riparazione
■ Creazione database strutturato dell’impianto
■ Campagna di analisi e relativo report

  • Esperienza

    Bureau Veritas Nexta vanta una solida esperienza nella stesura di metodi e procedure, nella formazione di tecnici e nella realizzazione di software avanzati per la gestione delle attività.

FAQ

Quali sono i benefici principali?
Il monitoraggio delle Emissioni Fuggitive può migliorare in modo significativo la salubrità, la sicurezza e l'impatto ambientale di impianti ed apparecchiature attraverso la messa a punto di strategie di manutenzione e di miglioramento tecnologico.

Concretamente, in termini di Salute, Sicurezza e Ambiente, le attività di monitoraggio delle emissioni possono:
■ Migliorare le condizioni di sicurezza e igiene delle strutture, per il personale e gli eventuali visitatori
■ Ridurre le zone potenzialmente esplosive
■ Ridurre i rischi grazie a precisi e completi piani di monitoraggio delle apparecchiature
■ Migliorare la qualità dell'aria attraverso la riduzione dell'inquinamento da ozono
■ Garantire la conformità alle vigenti regolamentazioni sui VOC e altre sostanze tossiche (D. Lgs. 152/2006 e altri).

Inoltre, per quanto riguarda le attività di manutenzione e produzione, il monitoraggio delle emissioni può:
■ Garantire una mirata e capillare attività di manutenzione che può portare alla riduzione fino al 80% delle emissioni
■ Assicurare una completa conoscenza degli impianti sottoposti a monitoraggio e delle loro condizioni nel tempo
■ Migliorare la performance dell'impianto, riducendo i cali di produttività.

Quali sono le tecniche di misurazione più diffuse?
Le attuali metodologie (US EPA-453/R-95) comunemente denominate “sniffing”, mirano all’identificazione di tutte le emissioni, indipendentemente dalle sostanze e dalle quantità emesse. Si tratta dell’unico programma di attività che può quantificate le fonti di emissione negli impianti, aiutando in questo modo a identificare le emergenze e a pianificare un programma di manutenzione mirato.
L’uso della telecamera a infrarossi, invece, è un’alternativa che permette di individuare qualitativamente le emissioni.
Si tratta di una metodologia economica e veloce, ma rileva unicamente grandi perdite di un numero limitato di sostanze e non fornisce informazioni quantitative specifiche.