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RISK BASED INSPECTIONS

API RECOMMENDED PRACTICE 580 E API PUBBLICATION 581

SCENARIO

Ogni impianto industriale presenta in ogni momento della sua vita, precisi livello di rischio chiamati “rischi residui”. La determinazione del rischio è legata alla probabilità che un dato evento dannoso possa accadere e alle conseguenze che questo può causare sulla salute e la sicurezza del personale operativo e della popolazione esterna al sito produttivo, sull’ambiente e sulla redditività dell’impianto.
Senza l’adozione di misure appropriate, il livello di rischio di un sito produttivo non può che aumentare nel tempo fino a raggiungere dei valori inaccettabili.
Il livello di rischio è, infatti, legato a parametri ben precisi come l’invecchiamento degli impianti e la stabilità dei processi produttivi. In tale ottica, diventa vitale la capacità di gestione del rischio.
A questo scopo, è stata messa a punto la metodologia Risk Based Inspection - RBI che consente, oltre alla valutazione del rischio residuo, la definizione di attività tali da portare e mantenere il rischio ad un livello reputato accettabile in relazione alle conseguenze sopra descritte.

SOLUZIONE

L’obiettivo del servizio è supportare le Società che gestiscono impianti di produzione nella realizzazione dei piani d’ispezione per le apparecchiature statiche attraverso l’utilizzo di software sviluppati in accordo agli Standards API:
API RECOMMENDED PRACTICE 580 “Risk-based Inspection”
API PUBBLICATION 581 “Risk-based Inspection, Base Resource Document”
L’implementazione della metodologia RBI in un impianto di produzione ha lo scopo di:
■ Determinare il rischio associato ad ognuna delle apparecchiature presenti nel sito di produzione, individuando la probabilità di accadimento di un danno e le conseguenze ad esso legate valutandole in relazione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, all’impatto ambientale e alla redditività del processo produttivo.
■ Realizzare un Piano Ispettivo che tenga conto del livello di rischio associato alle varie apparecchiature.
Le attività ispettive sono programmate per gestire il rischio e mantenerlo a livelli accettabili nell’ottica dell’aumento del livello di sicurezza dell’impianto.
■ Ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili nell’ottica del miglioramento del rapporto costi/efficacia delle attività ispettive. Incremento dei controlli sulle apparecchiature più critiche e riduzione su quelle che risultano a bassa criticità sempre garantendo un elevato livello di sicurezza.
■ Programmare le ispezioni, al fine di evitare fermate non programmate degli impianti aumentando l’affidabilità e la disponibilità degli stessi.

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LA NOSTRA METODOLOGIA

L’implementazione della metodologia RBI prevede le quattro fasi di seguito descritte:
■ Raccolta e caricamento dati
Questa fase consiste nella creazione di un data base contenente informazioni necessarie per lo studio come materiale delle apparecchiature, sovraspessore di corrosione, coibentazione, dati di progetto, storico ispettivo, ecc.
■ Determinazione del rischio associato ad ogni apparecchio:
Questa fase prevede la suddivisione dell’impianto in Corrosion Stream individuati in funzione del materiale di costruzione delle apparecchiature e delle condizioni di processo.
Si passa quindi all’individuazione dei possibili meccanismi di danno per ogni Corrosion Stream e infine alla determinazione del rischio associato ad ogni apparecchio.
■ Gestione del rischio:
Attraverso l’implementazione del piano ispettivo: questa fase prevede lo sviluppo del piano ispettivo con la finalità di gestire il rischio relativo ad ogni apparecchio portandolo e mantenendolo ad un livello accettabile.
■ Aggiornamento dati:
A seguito di ogni fermata o attività ispettiva manutentiva effettuata sull’impianto si deve procedere all’aggiornamento dei dati presenti nel software RBI.