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Smart Parking. Quando trovare parcheggio smette di essere un problema.

Nov. 25 2020

Spesso vi è un’associazione automatica tra le parole “città” e “traffico”. Stando alle classifiche mondiali sui livelli di congestione veicolare, si apprende che ogni anno passiamo un impressionante numero di ore imbottigliati nel traffico, chiusi nelle nostre autovetture. Ne sanno qualcosa i cittadini di Roma con 254 ore sprecate in auto all’anno e di Milano, con 226.

Numeri che fotografano una situazione già oggi difficile, considerando che il 60% dei 7 miliardi di abitanti della Terra vive nelle città, e guardando al futuro potenzialmente insostenibile. Si stima, infatti, che tra 30 anni, l'80% dei probabili 10 miliardi di persone sceglieranno di risiedere in spazi urbani. Pur occupando solo il 2% della superficie terrestre, le aree metropolitane generano impatti tutt’altro che trascurabili consumando il 60% dell’energia globale, contribuendo al 70% della produzione di gas serra e alla stessa percentuale di rifiuti.
 
E in un mondo afflitto da problemi legati al climate change e all’inquinamento è urgente attivarsi per un cambio di indirizzo nella gestione delle città e in particolare della mobilità. È da quest’ultima che si dovrebbe incominciare a mettere mano quando si tratta di pianificare città che siano finalmente “intelligenti” o, se si preferisce, smart. Luoghi in cui la tecnologia, adeguatamente integrata, aiuta a risolvere o semplificare i molteplici aspetti e bisogni che caratterizzano la vita di uno spazio urbano complesso (e di coloro che lì abitano, lavorano e, anche, transitano).
 
In mancanza di interventi, l’impoverimento e il degrado generalizzati a livello socio-economico dei centri urbani non sarebbero – purtroppo – solo una previsione a medio termine, ma anche una certezza a breve.

Ma quali soluzioni, oggi, sono in grado di aiutare e sostenere il processo di trasformazione verso ecosistemi urbani nel contempo sostenibili ed efficienti? Al di là delle importanti scelte strategiche sul lungo periodo per una diffusione dei veicoli elettrici o per il potenziamento dei mezzi pubblici, vi sono almeno due tipologie di soluzioni “smart” in grado di aiutare e facilitare questi processi in un periodo di tempo contenuto.

Una rientra sotto il cosiddetto MaaS, acronimo di Mobility as a Service con il quale si intende un modello di business che combina servizi di trasporto, informazione, instradamento, pagamento e biglietteria, per offrire ai viaggiatori un'esperienza di trasporto pubblica o privata senza soluzione di continuità. A partire dal rovesciamento di uno dei cardini sui quali si è basata la mobilità automobilistica dalla sua nascita: il possesso esclusivo dell’oggetto-auto che si trasforma in noleggio o possesso condiviso. Dunque, livelli sempre più alti di urbanizzazione, implementazione di strategie di micro-mobilità urbana, sharing mobility, diffusione dell’elettrico e necessità di infrastrutture di ricarica spingono verso il modello MaaS, aumentando la richiesta della digitalizzazione per costruire piattaforme integrate e una varietà di servizi operativi correlati. 

L’altra tipologia riguarda lo smart parking. Se circolare in città è difficoltoso a causa della congestione veicolare e di infrastrutture viarie spesso non al passo con i flussi di traffico, la sosta è un problema ulteriormente complesso. La difficoltà a “trovare parcheggio” va oltre il disagio che arreca momentaneamente a ciascuno di noi: il tempo perso e le risorse consumate dagli automobilisti nel trovare un luogo adatto alla sosta hanno dei seri riflessi sull’ecosistema urbano in termini di sostenibilità ambientale, standard e qualità di vita e, non da ultimo, di opportunità economica. Una città dove non è possibile svolgere un’operazione elementare come parcheggiare la propria auto diviene tanto invivibile come antieconomica: un luogo da cui – in ultima istanza – allontanarsi.

Nella direzione di evitare questa spirale negativa vanno, allora, le soluzioni dette di smart parking, tassello fondamentale nel contesto di una smart city e della smart mobility. Attraverso il ricorso a strumenti tecnologici come sensori, telecamere, oggetti connessi e coordinati tra loro grazie all‘Internet of Things e all’intelligenza artificiale si raccolgono le informazioni relative al traffico o alla disponibilità di posteggi liberi. Questa enorme quantità di dati, una volta elaborata, confluisce in quei servizi di infomobilità in grado di avvertire in real time della situazione nelle strade suggerendo la migliore opzione in quel determinato momento e in quella precisa porzione di città. Oltre che versare il dovuto per la sosta senza ulteriori complicazioni per l’utente-automobilista. 
I vantaggi sono evidenti e riguardano sia gli utilizzatori, sia i cittadini, sia coloro che hanno un ruolo di gestione e controllo. In fondo è la città nel suo complesso che ottiene benefici dal punto di vista sociale, ambientale, economico, amministrativo e organizzativo.

Come ogni cambiamento rilevante, anche la smartizzazione – se così possiamo dire – necessita di una guida. Specialmente, in uno scenario articolato come quello dello sviluppo di soluzioni per smart city, è fondamentale avere un soggetto in grado di garantire una visione d’insieme sul processo, affinché nessun pezzo o passaggio vada perduto o dimenticato. La città intelligente prende forma anche grazie a un lavoro accorto di preparazione e pianificazione con l’individuazione delle soluzioni più idonee e adatte alle circostanze e, infine a un’ordinata fase di realizzazione.
 
Bureau Veritas Nexta – quale soggetto qualificato – mette a disposizione competenze e la propria expertise nella progettazione, costruzione e realizzazione necessari a rendere “intelligente” una città, anche lato mobility. Cosa significa? Per esempio implementazione software o App per la gestione dei dati e della mobilità intelligente, validazione di applicazioni di car sharing in relazione alla riduzione di emissioni di CO2 o verifiche sull’installazione, sul mantenimento e sulla security di infrastrutture per l’emobility come di colonnine di ricarica elettrica. 

A queste si aggiungono attività di prenotazione o tariffazione specificatamente pensate per lo Smart Parking e lo studio e la realizzazione di soluzioni digitali per il car sharing-ride hailing
Ovviamente una smart city – digitale e sempre connessa – non può esistere senza validi sistemi di protezione dagli attacchi informatici. In questo Bureau Veritas Nexta si occupa della protezione dei dati e dell’implementazione dei sistemi di gestione per garantire la business continuity, i sistemi di gestione ambientale e quelli di sicurezza stradale. 

Le soluzioni ci sono. L’importante è agire, operando delle scelte per creare spazi urbani efficienti, sostenibili, funzionanti, sicuri, aperti e ricettivi, luoghi dove poter cogliere le opportunità, coltivare le proprie ambizioni e attitudini. Città davvero vivibili.

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