Ispezioni con i droni: la parola al nostro esperto
 

I mezzi a pilotaggio remoto costituiscono una significativa innovazione nello scenario industriale odierno e vengono utilizzati sempre più frequentemente con finalità ispettive e di controllo. L’innovazione tecnologica che ha consentito l’utilizzo di questi sistemi non è stata ancora affiancata da norme e procedure, relative all’esame visivo, che ne abbiano codificato e definito le finalità del controllo e le sue modalità di esecuzione, i requisiti e l’accettabilità dei risultati ottenuti.

In questo contesto INAIL ha intrapreso un percorso per la regolamentazione interna di attività inerenti l’Esame Visivo mediante un sistema aeromobile a pilotaggio remoto (UAS -“Unmanned Aircraft System”- nel linguaggio comune drone), sviluppando, insieme a Thomas Mullano esperto di AIPnD (Associazione Italiana Prove non Distruttive), una procedura che fornisca indicazioni operative per l’esecuzione dell’esame visivo delle superfici esterne di attrezzature, componenti e impianti a pressione outdoor per valutarne lo stato di conservazione, con l’ausilio di un drone. 

Lo sviluppo della procedura tiene certamente in considerazione e non si sostituisce a quelle che sono le regole di volo imposte da European Union Aviation Safety Agency (EASA) e da Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC).
La procedura è applicabile e idonea in contesti industriali quali ad esempio il settore dell’Oil&Gas, l’industria per la produzione di energia elettrica, l’industria pesante, quella chimica o farmaceutica.
In linea di principio, un ulteriore contesto in cui potrebbe essere estesa è anche quello delle infrastrutture civili (es. ponti, viadotti, dighe).
L'obiettivo di INAIL è quello di promuovere l'utilizzo sicuro degli UAS in ambito lavorativo al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori; l’esperienza in campo di Thomas Mullano permette di consolidare le best practice nel pilotaggio remoto ai fini di un esame visivo.

Leggi anche: