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Analisi di vulnerabilità ad eventi meteorologici estremi

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONNESSA AGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

SCENARIO

In questi anni si è assistito al verificarsi sempre più frequente di eventi meteorologici “estremi” di varia natura. Gli specialisti del settore ritengono che la frequenza di questi eventi estremi è destinata ad aumentare come conseguenza del riscaldamento globale.
Complessivamente, i costi economici mondiali derivanti dai disastri naturali hanno superato la media trentennale di 140 miliardi di dollari USA in sette degli ultimi dieci anni. Dagli anni '80, il numero di eventi meteorologici estremi è più che triplicato.
Se le aziende vogliono prepararsi in tempo a tali cambiamenti è necessario che inizino un efficace processo di individuazione e valutazione del potenziale impatto di questi rischi, dato che i tradizionali strumenti di valutazione dei rischi potrebbero rivelarsi obsoleti e non essere più sufficienti.
Dall’analisi degli eventi recenti risulta evidente come i costi a breve termine necessari per adeguare le strutture ai nuovi scenari di rischio siano molto inferiori ai costi che le imprese dovrebbero sostenere se tali interventi non venissero implementati.

SOLUZIONE

Bureau Veritas Nexta, con le sue competenze in ambito di analisi di rischi, delle strutture e impianti, in collaborazione con esperti di climatologia e idrogeologia, è in grado di supportare le aziende nell’analisi della propria vulnerabilità a questi eventi. Senza un’adeguata valutazione dei rischi associati ai cambiamenti climatici e della vulnerabilità, infatti, non è possibile individuare le più efficaci misure di prevenzione da mettere in atto in un determinato sito.

I nostri tecnici sono in grado di condurre un’accurata analisi della vulnerabilità, con valutazione di elementi e fattori che possono aggravare e/o contenere l’impatto di eventi meteorologici estremi che dovessero colpire i vostri siti:

le fasi dell’analisi di rischio si possono identificare in:
- conduzione di un’accurata analisi della vulnerabilità territoriale, con valutazione di elementi e fattori che possano aggravare e/o contenere l’impatto di eventi meteorologici estremi che dovessero colpire il sito oggetto di indagine;
- individuazione o rivalutazione degli scenari incidentali in considerazione dell’aumentata frequenza di eventi meteorologici estremi ed alla vulnerabilità del territorio circostante lo stabilimento;
- definizione di interventi ed accorgimenti tecnico strutturali volti ad aumentare la resilienza degli impianti e delle strutture dello stabilimento.

LA NOSTRA METODOLOGIA

Lo schema di analisi proposto prevede che si identifichino innanzitutto quali segnali climatici (es. aumenti di temperature, variazioni nel regime pluviometrico, ecc.) potrebbero generare “pericolo” e quindi impatti sul territorio. Scenari meteoclimatici che individuino anche impatti potenziali, che potrebbero prodursi nel futuro, ma mai osservati fino a quel momento, partendo da uno studio di proiezioni climatiche e definendo quali fattori possono essere fonti ipotizzabili di pericolo.

Vengono quindi identificati gli impatti potenziali ovvero quali impatti si potrebbero potenzialmente verificare – in relazione agli scenari individuati - nell’area oggetto di studio negli anni a venire. Nel considerare gli impatti potenziali, inoltre, verrà preso in considerazione il fatto che essi possono determinare non solo effetti fisici immediati, ma avere conseguenze di tipo economico sull’organizzazione di breve, medio e lungo periodo.

Sono infine oggetto di valutazione l’estensione, la numerosità e la qualità dei sistemi che possono subire danni a seguito di un evento di una determinata intensità (es. il valore delle risorse naturali ed economiche).

Vengono quindi definiti per ciascuna tipologia di scenario:
- gli effetti dei possibili eventi incidentali
- l’entità dei possibili danni
- un’indicazione delle priorità di eventuali misure preventive da attuare.

FAQ - DOMANDE FREQUENTI

Come faccio a conoscere le sorgenti di pericolo climatico?
Abitualmente le sorgenti di pericolo climatico vengono individuate attraverso un’analisi climatologica del territorio oggetto di studio. Il primo passo per individuare queste sorgenti di pericolo è quindi una revisione della conoscenza disponibile. Per ottenere tali analisi climatologiche è necessario riferirsi a documenti quadro, studi ed analisi preesistenti e prodotti da una fonte affidabile e scientificamente solida. In Italia al momento sono disponibili sia la Strategia Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici, sia, soprattutto, il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, che contiene la più aggiornata analisi climatica per il territorio nazionale, prodotto a partire dall’elaborazione di dati climatici alla più alta risoluzione ad oggi disponibile (una griglia di dati di 8 chilometri di lato).
Il Piano Nazionale definisce peraltro delle aree climatiche omogenee, caratterizzate dalle medesime anomalie climatiche (es. in diversi scenari di cambiamento climatico, mutamenti nelle medie stagionali di temperatura, variazioni quantitative nel regime delle precipitazioni, etc.).


Quali sono i principali vantaggi?
Se le aziende vogliono prepararsi in tempo a tali cambiamenti è necessario che inizino un efficace processo di individuazione e valutazione del potenziale impatto di questi rischi, dato che i tradizionali strumenti di valutazione dei rischi potrebbero rivelarsi obsoleti e non essere più sufficienti.
Senza un’adeguata valutazione dei rischi associati ai cambiamenti climatici e della vulnerabilità, infatti, non è possibile individuare le più efficaci misure di prevenzione da mettere in atto in un determinato sito.