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Smart working e gestione del rischio microbiologico

Mar. 30 2020

NELL’EMERGENZA E OLTRE L’EMERGENZA COVID-19. PER GARANTIRE LA BUSINESS CONTINUITY

Passato il Coronavirus, niente sarà come prima”. “Sì, tutto tornerà alla normalità alla quale siamo abituati”. In queste settimane segnate dalla diffusione del contagio esperti e opinion maker di tutto il mondo si confrontano, cercando di stimare gli effetti che la pandemia avrà sulle vite di tutti noi. E non tanto sotto l’aspetto sanitario – purtroppo noto – ma sotto quello sociale, economico e lavorativo.

Noi di Bureau Veritas Nexta vogliamo fare un passo in avanti. Proviamo per un momento a uscire dall’emergenza e circoscriviamo agli ambiti della gestione risorse umane e della sicurezza dei luoghi del lavoro. La diffusione del Covid-19 ha portato all’attenzione, in modo tanto improvviso quanto drammatico, almeno due macro aspetti ad essi legati e già oggetto di approfondite riflessioni, studi e qualche sperimentazione.

Il primo aspetto riguarda la gestione dei lavoratori e, soprattutto quello che viene definito “smart working”.
Per intenderci, in queste settimane segnate dalla presenza del Covid-19 nelle nostre vite, lo “smart working” è passato dall’essere un modello di intendere e gestire l’attività lavorativa – praticato da un numero limitato di addetti – a essere un’espressione comune e dall’immediato successo. Entrando nel gergo di questa crisi, è stata adottata da opinione pubblica e media per descrivere la ricollocazione presso il proprio domicilio di lavoratori che – per decisione della singola azienda o a seguito delle restrizioni governative – non hanno più potuto accedere all’abituale luogo di lavoro.
In realtà in questa fase specifica, ci siamo trovati di fronte a situazioni riconducibili ad una specifica tipologia di “smart working”, il cosiddetto “telelavoro”, pratica che consente al lavoratore di operare dalla propria abitazione attraverso l’uso di strumenti informatici. In un’ottica più estesa, il “lavoro agile” è una pratica che ruota sui due concetti cardine di mobilità e flessibilità. La risorsa coinvolta nella modalità “smart”, servendosi di strumenti e tecnologie differenti, avrà facoltà svolgere i propri compiti senza vincoli di luogo e di orario; riguardo al luogo di lavoro esso potrà essere situato sia all’interno dell’azienda stessa sia in altri spazi scelti a seconda delle esigenze.

Al di là della questione terminologica, alle aziende che si sono trovate a gestire questa situazione si pongono una serie di questioni da un lato certamente problematiche, ma che, dall’altro, possono costituire un’opportunità per il futuro.
Per restare nell’ambito della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, un primo aspetto che deve essere certamente essere preso in considerazione è quello della postazione di lavoro. Le medesime regole di ergonomia e sicurezza che si applicano infatti nel consueto luogo di lavoro devono infatti trovare applicazione, sotto responsabilità del datore di lavoro, nel nuovo contesto operativo, compresa l’abitazione del lavoratore. La specifica situazione dovrà quindi essere oggetto di valutazione e analisi, impiegando inevitabilmente strumenti che si scostano da quelli tradizionalmente utilizzati.

Meno evidente, ma non meno importante è l’impatto psicologico del mutato contesto operativo. Ritrovarsi ad operare in un ambiente “nuovo”, seppur familiare, prevede inevitabilmente nuovi ritmi, tempi e elementi di complessità, quali ad esempio la presenza di famigliari o, al contrario, la solitudine. Tutti questi fattori, oltre alla necessità di abituarsi a lavorare sempre più per obiettivi e sempre meno per “orari di lavoro” possono essere elementi stressogeni, così come il rientro a un’operatività normale dopo un periodo prolungato lontano dal luogo di lavoro abituale.
Anche in questo caso è dovere del Datore di Lavoro valutare tale fenomeno e le possibili conseguenze sulla salute dei lavoratori.

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rischi nello smartwork

Valutazione e gestione dei rischi nel "lavoro agile" - Smart working

Verifica dell’idoneità delle attività lavorative effettuate con modalità da remoto

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Il secondo aspetto, portato all’attenzione di tutti a seguito della diffusione del virus Covid-19, chiama in causa gli ambienti di lavoro e i potenziali rischi biologici e microbiologici. Seppur spesso sottovalutato, il tema già esisteva e presupponeva un’adeguata valutazione del rischio e, ove opportuna, la messa in pratica di procedure efficaci per minimizzarne o annullarne gli impatti.

È evidente che l’attuale situazione di crisi sanitaria ha colto totalmente impreparate le aziende pubbliche e private. È quindi necessario, una volta tornati alla normalità, un ripensamento sostanziale del Documento di Valutazione del Rischio Biologico che consenta di considerare nuovi scenari e, nel limite del possibile, di prevenirli attraverso azioni su impianti e utilities, nonché attraverso la verifica e l’attuazione di comportamenti maggiormente consapevoli da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Negli ambienti di lavoro possono infatti essere presenti o diffondersi numerosi agenti patogeni e organismi potenzialmente responsabili di patologie o allergie. Queste, pur con una severità diversa da quella del virus Covid-19, possono costituire una minaccia per la salute dei lavoratori (soprattutto le fasce più esposte e sensibili) e, in talune situazioni particolari, ridurre sensibilmente la produttività aziendale.

Infine, ma non certo per importanza, veniamo alla difficile situazione attuale: per le aziende che continuano ad operare in questa fase, è necessario, garantire la salute dei propri lavoratori ed adeguarsi alle stringenti normative emanate per la gestione dell’emergenza. Per queste realtà, ma anche per tutte quelle che si troveranno a ripartire con le proprie attività, sarà indispensabile avere un protocollo operativo concreto, fatto di poche, ma efficaci procedure che consentano loro di attenersi in maniera puntuale agli obblighi normativi, calandosi però in contesti organizzativi e dinamiche produttive molto diverse. Tematiche quali l’accesso dei lavoratori, dei clienti e dei visitatori alle sedi aziendali, la convivenza all’interno delle stesse, i sistemi e le metodiche di pulizia e sanificazione non potranno più essere lasciati al caso e alle buone abitudini dei singoli.

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prevenzione covid-19

Protocollo operativo di gestione del rischio microbiologico - Covid-19

Emergenza microbiologica per la gestione della Business Continuity

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monitoraggio rischio biologico

Valutazione del rischio biologico

Monitoraggio biologico per la tutela della salute dei lavoratori

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Anche Bureau Veritas Nexta sta vivendo le stesse difficoltà che migliaia di nostri clienti e non si trovano a dover superare e, crede fortemente che sia un suo dovere ideare e mettere disposizione soluzioni per far fronte a queste esigenze. Soluzioni che nascono dalla nostra esperienza, anche di carattere internazionale, e da collaborazioni con partner che ci consentono di affrontare l’attuale momento con un punto di vista trasversale e multidisciplinare.

A partire da un nuovo modo di lavorare – “agile” o “smart” – fino alla garanzia di salubrità dell’ambiente in cui ci troviamo a svolgere le nostre attività, ci impegniamo ad offrire soluzioni concrete.

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